Twitter, fra terremoto e chef di fama

Oggi avevo voglia di riportare un articolo della famosa rivista Wired in versione italiana, che accenna a come 6 “Celebrity Chef” creano mini-ricette utilizzando i mini-post di Twitter: una ricetta accattivante (per l’appetito) in non più di 140 caratteri. Per chi volesse proseguire la lettura, ecco appresso il link diretto a Wired.it. Un ulteriore testimonianza sulla crescita di Twitter in senso culturale: costruzione di conoscenze, di obiettivi condivisi, di interessi. Se pensiamo che qualcosa come Twitter ha contribuito all’elezione di Obama alla presidenza degli USA… immagine-11
Purtroppo, la realtà e l’emergenza è meno evasiva dei discorsi di cucina. Il terremoto in Abruzzo ci obbliga a cambiare le priorità, a essere meno frivoli, ma sempre “Con gli occhi sulla palla”, come dicono sempre in America giocando a baseball. Cosa significa? In poche parole, le prime informazioni e coordinate del disastro abruzzese fa riferimento sempre a Twitter, ai social networks. Un tempo i nostri amici più grandi si davano da fare con ricevitori, microfoni, bande ultracorte e spirito radio-amatoriale. Oggi tutto continua con le nuove tecnologie, Twitter e Facebook, appunto, ma i radio-amatori non sono neanche andati via. Meno male che gli effetti del terremoto abruzzese non sono stati estremamente devastanti, anche se la famiglia X ha un caro/a disperso, cui va la nostra umana e piena solidarietà e tutte le parole sono nuvole.
Ecco, avrei voluto dire altro, ma se necessario, meglio usare il Web 2.0 per il bene comune e per una migliore informazione.

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