Quali saranno gli scenari prossimi venturi dell’educazione, della gestione della conoscenza e dei saperi? Quali saranno i prossimi ruoli degli educatori, in che termini scuola e insegnanti saranno affiancati da nuovi agenti d’istruzione, specie dai cosiddetti “Social Media”, dalla comunicazione mediata da computer?
Ebbene, anche se qui in Italia di tutto ciò non se ne parla proprio, se non in ambiti più o meno ristretti e meno che mai nelle scuole, possiamo pur farci qualche idea e non arrivare del tutto impreparati all’appuntamento del futuro prossimo venturo (si parla entro il 2016-2020). Ovviamente, quel che presento è una personale lista o ricognizione che può essere parziale e “amatoriale”, cioè non frutto di ricerca professionale.
1) La prima considerazione da fare riguarda le tendenze future in tanti campi, dall’educazione al lavoro, dai trasporti alla comunicazione, ecc. Ecco quindi un’intervista apparsa su Fox Tv News di Ron Zappolo al tecnologo e pensatore, futurologo Thomas Frey:
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Qui appresso il link diretto per il testo (in inglese) della conferenza di Frey su “The Future of Education”, istruzione (education in inglese rende meglio la portata globale dell’apprendimento, compresa l’essere buon cittadino) che Frey stesso ritiene “la priorità numero uno nell’economia globale di oggi”. Per la cronaca, Frey è ritenuto da Google uno degli esperti attuali più influenti. In quel che Frey ritiene strategico vi è la condivisione del sapere, anche attraverso il Web 2.0 e porta ad esempio i materiali gratuiti e liberamente consultabili messi a disposizione dal MIT, il famoso Massachussets Institute of Technology americano.
2) La seconda risorsa da considerare è la “Mappa del Futuro“, secondo la Knowledge Foundation, che individua le forze e le dinamiche che davvero possono abbozzare il futuro da qui al 2016-2020. Elementi centrali in questa ricerca sono il cosiddetto “Metaverse”, cioè il linguaggio che riflette su se stesso attraverso i social media e che visualizza: pensate a Google Earth e SecondLife insieme, un mondo estremamente “visibile” richiede nuovi percorsi di senso e costruzione di senso, anche attraverso l’immagine (statica e non), unita al suono e a strumenti per il ri-uso (Mashing-Up).
3) Infine, suggerisco di riguardare il video del tecnologo e anche lui “futurista” Bill Joy, intitolato “What I’m worried about, what I’m excited about“, (“Cosa mi preoccupa, cosa mi stimola”) riguardante il futuro della medicina, dell’educazione e delle tecnologie future. Il video lo trovate a questo link, che è il TED – Technology, Entertainment, Design. Joy non è uno qualsiasi: è il co-fondatore di Sun MicroSystems (ora fusa con Oracle).