Il termine “Podcast” deriva dall’unione di iPod, il fortunatissimo lettore Mp3 e Mp4 dell’Apple e dal verbo inglese “Broadcast”, letteralmente: “trasmettere”. In pratica, si combina la trasmissione audio/video e il Feed RSS (l’aggiornamento automatico di nuovi documenti web).
Oggi esistono centinaia di migliaia di registrazioni audio e video (da cui il termine “Vodcast”) che sono diffuse nella rete internet, gratuitamente e su una miriade infinita di argomenti. Il migliore repository (o repertorio dove trovare i migliori podcast rimane sempre iTunes, ma ne esistono altri. Per l’insegnamento della lingua inglese basterebbe saltellare da un podcast all’altro (e sono migliaia) della BBC.
Creare un podcast non è per nulla difficile, non servono strumentazioni complicate, né costa molto. Per elaborare, registrare e diffondere un podcast basta seguire alcuni semplici passaggi e adoperare gli strumenti che descrivo appresso.
1. Pianificate quel che volete fare
- E’ possibile già avere in mente quel che si vuole dire, ma è bene pianificare le puntate, approntare una specie di scaletta delle cose da trattare: possiamo parlare di come ricamare, di come costruire un telescopio o descrivere luoghi e persone, illustrare ricette di cucina. E’ sempre bene, però, sviluppare quella che in inglese chiameremo Storyboard: il progetto di massima, il canovaccio di base con quel che intendiamo fare.
- Fissate un tempo di massima, sia per la durata dei singoli episodi audio e/o video e per l’intero ciclo di trasmissioni.
- Scegliete bene il titolo del podcast: è il biglietto di presentazione e il lettore/ascoltatore deve rimanere colpito e desideroso di sentire/vedere il vostro prodotto.
2. Registrare
- Grazie al cielo, esistono molti programmi gratuiti per registrare e svolgere la fase di post-produzione: questa serve per aggiustare qualche spezzone, tagliare o aggiungere un sottofondo musicale, sottotitoli (se in video), ecc. Uno dei programmi più diffusi e flessibili è Audacity, OpenSource (gratuito) multipiattaforma e quindi lavora con qualsiasi sistema operativo.
- Se siete appassionati di Apple Mac OS, Garageband è il programma che fa per voi ed è realmente a un livello nettamente superiore, con possibilità di scegliere gli effetti audio, gli arrangiamenti, gli strumenti che volete. Garageband fa parte della suite iLife ’09, di serie con qualsiasi computer Apple.
- Usate materiale audio “podsafe”, cioè musica e brani audio con licenza Creative Commons, per non incappare nella spinosa questione di diritti d’autore (Copyright) e non avere spiacevoli conseguenze legali. Esistono molti esempi di materiali liberamente adoperabili, basta vedere se c’è il simbolo CC. Un altro punto di partenza possibile è Wikimedia Commons (la sezione media di Wikipedia). Infine, un ulteriore sito – magazzino è Jamendo.
3. Pubblicare (condividere in rete)
- La maniera più semplice per pubblicare in rete la vostra trasmissione può essere WordPress, ma anche un altro sito specializzato: PodOmatic. Anche PodOmatic assomiglia a qualsiasi piattaforma per creare blog e in più vi mette a disposizione un registratore online (in formato Flash o Java) ed elimina il ricorso al software audio.
- E’ importante seguire una certa cadenza o regolarità nel pubblicare: potete avere un appuntamento giornaliero, settimanale, mensile, basta che sia chiaro all’ascoltatore che vi segue.
- Volete pubblicare il vostro podcast su iTunes? Ebbene, seguite i suggerimenti e i trucchi di Apple a questo link specifico.
4. Pubblicizzare il vostro podcast
- Una volta che avete creato il vostro podcast. è bene pubblicizzarlo al meglio e al massimo. Certamente, provate a inserirlo in iTunes Store (vedi foto).
Registrare su iTunes Store non costa nulla e potete inserire il podcast nella categoria più adatta. - Infine, non è difficile inserire il podcast audio-video nei motori di ricerca: Google, MSN, Yahoo!, YouTube hanno sezioni apposite per aggiungere il vostro podcast. E’ implicito che una volta caricato sul motore di ricerca, il vostro podcast sarà aggiunto ai siti e ai motori di ricerca specializzati. A breve Google metterà a disposizione una serie di strumenti audio-video dedicati e che sono identificati col nome di Google Wave, includente foto, documenti, spezzoni audio-video, ecc.Buone registrazioni e ascolti!