Per molti anni abbiamo discusso del presunto “Digital Divide”, della possibile divisione della popolazione fra persone competenti in materia di nuove tecnologie digitali e “analfabeti digitali”. Dobbiamo la teoria della divisione fra “Nativi digitali” e “Analfabeti” al famoso esperto americano Marc Prensky di qualche anno fa.
Oggi si preferisce (specialmente in campo anglo-sassone) inquadrare la situazione secondo la permanenza attiva o occasionale dell’utente digitale sul web. Così possiamo parlare di residenti, cioè individui che trascorrono una certa parte della loro vita proprio online. Il web così inteso rappresenta la proiezione dell’identità dei residenti e ne facilita le relazioni a livello complessivo: insomma, queste sono persone che hanno il loro “doppio” online che viene curato regolarmente giorno dopo giorno.
Per contro, il visitatore è un individuo che usa il web come uno strumento in maniera organizzata, secondo le necessità che si presentano di volta in volta. Questo “visitatore” può prenotare una vacanza online, fare una ricerca su un argomento particolare, usare uno strumento di chat o video-conferenza, ecc.
Quello che si evince, in ogni caso, è la natura collaborativa e condivisa di tutto quanto, della “folla” che popola il Web e l’immagine che ho selezionato credo sintetizzi bene il trend complessivo: passiamo dall’IO al NOI.