Primo maggio 2010 dedicato alla difesa della scuola pubblica. Lo chiede Professione Insegnante ai Segretari generali di CGIL CISL UIL. Dedico questo post al tema della Scuola Pubblica e riporto quanto scritto nella lettera di Professione Insegnante. Non c’è Web senza istruzione e studenti. Non c’è Italia con la destrutturazione del bene e del sapere condiviso.
“Lo smantellamento o meglio la dismissione della scuola statale pubblica nazionale, creerà o meglio darà impulso a un importante e parallelo sistema d’istruzione non statale ( paritario o privato che sia) che costituirà una grande occasione di affari per i diplomifici. (…) Dietro i tagli (130.000 docenti e personale ATA in meno nel 2011, secondo i dati ufficiali), dietro la politica di riduzione dei contributi alle scuole per il loro normale funzionamento (…) non c’e’ solo la “scure” contabile di Tremonti, perché questa scure è guidata da un preciso disegno politico. Quello di colpire al cuore, una volta per sempre, la scuola di massa, nata negli anni ’60 e che fu il prodotto di una grande stagione di lotte per il progresso civile e sociale del paese. Pur con tutti i suoi limiti e le sue degenerazioni, le sue anchilosi, i suoi ritardi e certo anche i suoi sprechi, la scuola di tutti e per tutti ha avuto il merito di promuovere la crescita e l’emancipazione di ampie categorie di giovani culturalmente ed economicamente svantaggiati e fino ad allora di fatto esclusi dalla cittadinanza attiva (…).”