E’ notizia clamorosa che dopo mesi di battage pubblicitario, anche in Italia è “sbarcato” l’iPad, il tablet touch-screen, schermo portatile e apparecchio multimediale di Apple. L’attesa sembra avere ricreato la smania tecnologica che aveva caratterizzato circa tre anni fa l’arrivo del telefono pluriforme sempre di Apple, l’iPhone. Premetto, per correttezza: sono un felice possessore e utilizzatore di iPhone, che adesso uso come terminale telefonico e piccolo computer tuttofare. Devo dire che trovo l’iPhone abbastanza buono come semplice telefono e non si scarica neanche così rapidamente come molti dicono (mediamente, dopo 3 giorni di uso intensivo, anche in connessione internet, dopo circa 1 giorno e mezzo se uso il wi-fi).
Devo anche dire di non essere impazzito per l’iPad, la tavoletta multitocco dell’Apple che tanta attenzione sembra avere scatenato. La migliore recensione dell’iPad esistente in italiano è stata svolta da Macity (a questo link), fra i migliori siti riguardanti il mondo Mac.
La semplice domanda che mi (e Vi) pongo è: “Vale la pena spendere almeno €599 per procurarsi l’iPad (che sia veramente funzionale) e avere uno strumento che oggettivamente fa molte meno cose di un normale computer (anche esso targato Apple)? Capisco, la domanda suona alquanto retorica, ma va fatta e soprattutto, va data una risposta personale e obiettiva. Inoltre: può l’iPad indurre a essere più produttivi e/o fruitori di contenuti commerciali, multimediali, informativi, ecc.? Insomma: dobbiamo dipendere da un tablet per esprimere e/o fruire di contenuti? Non c’è dubbio che l’iPad si presenta come elemento attraente, ma non indispensabile. Penso che l’iPad metta a fuoco una necessità: avere apparecchi portatili multimediali e intuitivi, gradevoli, per favorire il flusso di conoscenze e di contenuti. Non basta, però, una tavoletta a trasformarci in creatori/creativi. Con il beneficio d’inventario: niente di strano che fra qualche mese io rinunci a una vacanza per comprarmelo: vista (e sperimentata personalmente) la superba reattività al tatto… Alla prossima.