Foursquare is a mobile application that makes cities easier to use and more interesting to explore. It is said to be “friend-finder”, a social city guide and a “game that challenges users to experience new things”, and rewards them for doing so. Foursquare lets users “check in” to a place when they are there, tell friends where they are and track the history of where they have been and who they have been there with.
I have to say I have never wanted to sign in Foursquare, nor I am going to do it in the future: in my (modest) opinion, there are several points to oppose membership of Foursquare: the tool is a way to control individual movements, intentions without any credible justification for it. Moreover, and this has happened in the USA, criminals have exploited the digital connections to detect landlords’ moves to rob their houses. Finally, what is the real point in geolocalizing every person? What are the real advantages for the digital consumer? If one needs reviews of restaurants, events, and so on, there are plenty of opportunities, more precise and efficient than Foursquare.
In Italiano:
Foursquare è un servizio di geolocalizzazione che consente di condividere con il proprio smart phone il luogo in cui ci si trova, che si tratti di un ristorante, di una piazza, o della stazione della metro.
Preciso che io non ho mai voluto accedere a Foursquare, né intendo farlo in futuro. Ritengo Foursquare un reale pericolo per la mia intimità e per la privacy dei miei contatti, per la democrazia in generale della società e, volendo, al pari e più di Facebook. E’ troppo rilevante il pericolo di una schedatura di massa, di un controllo continuo dei movimenti e della “profilazione” commerciale dell’individuo, senza un reale ritorno d’efficacia. I fondatori di Foursquare sottolineano la “componente del gioco”, ma ritengo che questo sia la ‘carotina’ che attira lo spensierato utente, ma nasconde il bastone del ladro tecnologizzato che sfrutta le notizie degli spostamenti in tempo reale dell’utente per andare a rubargli in casa: è successo molte volte negli USA e ha creato non poche polemiche.
Dal canto suo, Naveen Selvadurai, co-fondatore di Foursquare, afferma che «Tanti più luoghi si scoprono e si condividono con i propri amici, alimentando una sorta di sfida tra i partecipanti al social network, tanti più riconoscimenti si ricevono». Selvadurai, co-fondatore di Foursquare, è stato ospite dell’ultima giornata del Social Media Week a Milano, evento che raccoglie e racconta i trend più importanti che emergono dalle rete.
Secondo Selvadurai, la “componente del gioco” è l’elemento essenziale per poter favorire la condivisione di idee e spingere le persone ad utilizzare un determinato servizio.”
L’appellarsi al gioco per giustificare il controllo continuo delle proprie mosse vitali è davvero una cosa sensata?
Ciao Cosimo, interessante ciò che scrivi, io sono un appassionato di foursquare e mi piacerebbe capire perché ritieni il servizio un pericolo per l’intimità e la privacy delle persone e per la democrazia della società.
A me pare che i rischi siano limitati a ciò che l’utente condivide e quindi più che di privacy sarebbe opportuno far riferimento alla consapevolezza di ciò che accade condividendo determinate info.
Non c’è una vera e propria “schedatura di massa” o un “controllo continuo dei movimenti e della “profilazione” commerciale dell’individuo” se non nella misura in cui una persona decide di condividere tutta la sua vita.
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