Ritorno brevemente sul pezzo che qualche giorno fa ho dedicato a Gianni Riotta, direttore de Il Sole-24 Ore che si scagliava contro “l’asinità dei blogger” e del Web in generale. Mi preme offrire un criterio operativo, in modo tale che ognuno di Voi lettori possiate definire un parametro di giudizio e trarre le proprie conclusioni.
Succede che qualche giorno fa abbiamo assistito al “Pranzo della Pace” fra il ministro per le riforme Umberto Bossi e segretario della Lega Nord Umberto Bossi e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il “Pranzo della Pace” si è svolto in piazza Montecitorio, fra la Camera dei Deputati e la Libreria Herder, e ha cercato di superare l’insulto rivolto da Bossi ai Romani: “SPQR: Sono Porci Questi Romani” pronunciato sere prima.
Succede che le fonti d’informazioni per il cittadino comune possano essere il Tg 1 RAI e i quotidiani. Il servizio del TG1 è disponibile qui in vodcast e appare pienamente positivo: tutto sembra risolto e l’atmosfera appare piacevole e spensierata. Succede anche che basta utilizzare gli strumenti iper-criticati da Riotta per ottenere un’immagine capovolta. Se andate a guardare quello che Internet offre sull’argomento Vi imbatterete in video inoppugnabili che dimostrano tutto il contrario: astio, contrarietà, confronto reciproco aspro fra Romani e Leghisti. Cori da stadio contrapposti e insulti reciproci sono evidentissimi. Si può obiettare su chi ha girato i video, ma in entrambi compaiono gli stessi protagonisti.
Dov’è la verità, quale verità dunque? A questo punto, dove sta “l’asinità”? Come si vede, Mr Riotta, vale la pena d’accettare il Citizen Journalism o “Giornalismo Partecipativo”: è una buona ‘Prova del Nove’.