Apprendimento 2D e in 3D sincrono a confronto

So che sembrerà un approccio futuristico, ma non siamo troppo lontani dalla realtà, né da un’interazione personale reale (e vedremo perché). Qui riporto un video (in lingua inglese) del prof. Karl Kapp, docente di “Instructional Technology” e Assistant Director dell’Institute for Interactive Technologies alla Bloomsburg University of Pennsylvania (USA).

Il concetto di base è la possibilità di arricchire l’ambiente e i contenuti di apprendimento, anche attraverso l’analisi dell’interazione che lo studente dimostra con lo strumento (anche in termini di presenza/attività reale).
Il prof. Kapp ha collaborato all’iniziativa “Immersive Education“, una collaborazione no-profit a livello internazionale  fra università (Harvard, MIT Media Lab), istituti di ricerca, aziende varie (as es., Amazon, Oracle, ecc.). L’obiettivo dell’iniziativa è lavorare assieme per definire e sviluppare standard aperti, le migliori pratiche, piattaforme e comunità di supporto alla realtà virtuale e all’apprendimento online, compresi gioco e formazione professionale.